RC Varese Verbano
Con la fine dell’Anno Rotariano 2022/2023 si conclude positivamente il progetto “Rotary per le api” iniziato nel 2021 e che ha visto come capofila i Rotary Club Varese Verbano e Tradate. 7 i Club Rotary partecipanti (oltre ai 2 capofila il Varese, Varese Ceresio, Malnate Insubriae, Laveno Luino Alto Verbano, Sesto Calende Angera), 34 le casette distribuite, circa 350 i bambini raggiunti con i corsi di formazione tenuti nelle scuole in cui sono state installate le casette. Inoltre, è stata aperta una pagina Facebook – Rotary bee hotel – per promuovere le tutela delle api e per far conoscere gli step del progetto, e promossa una raccolta fondi tramite la Fondazione Comunitaria del Varesotto ONLUS. I fondi raccolti sono stati utilizzati per la realizzazione dei bee hotel. Un lavoro sinergico tra i club rotariani che rappresenta un punto di inizio per un percorso di sostenibilità ambientale sul territorio.
I club si sono attivati per favorire la nidificazione di api solitarie in rifugi di biodiversità, posizionando i bee hotel in luoghi strategici e di forte valore simbolico – come aree periferiche o parchi urbani – in cui favorire il ripopolamento degli apoidei così importanti per l’impollinazione e la tutela della biodiversità, coinvolgendo anche le amministrazioni locali. In particolare è stata sigillata un’ottima intesa con il Comune di Varese e l’assessorato all’ambiente che ha individuato 10 aree verdi nelle quali si è fatto carico della realizzazione di zone con piante e fiori melliferi, ricche di nettare e polline, e dove sono stati installati i nostri bee hotel. Sempre positiva anche la collaborazione con il CFPil di Varese, l’Istituto professionale per ragazzi con disabilità intellettiva, i cui studenti , addetti al laboratorio di falegnameria, hanno assemblato i bee hotel. In questo secondo anno del progetto l’attenzione si è rivolta in particolare a specie appartenenti al genere delle osmie, conosciute dai bambini come api muratrici e api tagliafoglie, a causa della loro particolare modalità nella realizzazione del nido utilizzando fango o foglie.
Generalmente quando si parla di api si pensa subito all’ape operosa che ci regala il miele, la cera, la propoli e la pappa reale. Al mondo esistono però più di 20.000 specie diverse di api, In Italia sono circa 1.000 quelle conosciute e una sola di loro è allevata nel nostro Paese per la produzione di miele: l’apis mellifera. Tutte, però, sono in grado di impollinare i fiori, tanto che le circa 20.000 specie di api esistenti possono permettere la riproduzione di circa il 90% delle piante e dei fiori presenti in natura. In particolare le osmie vengono anche utilizzate per l’impollinazione dei frutteti. La crisi climatica in corso che sta modificando il ciclo naturale degli ecosistemi, la continua perdita di habitat a causa dell’antropizzazione e della cementificazione, l’uso indiscriminato di pesticidi, fungicidi, fertilizzanti, sostanze chimiche che avvelenano l’ambiente e l’agricoltura intensiva sono le principali cause di pressione per questi insetti alcuni dei quali sono in pericolo di estinzione. Per garantire la loro sopravvivenza è necessario per prima cosa tutelare l’ambiente e poi garantire loro fonti di nutrimento e siti di nidificazione. In questo contesto si inserisce il progetto “Rotary per le api”. Un progetto volto soprattutto alla sensibilizzazione di bambini e adulti alla tutela della biodiversità e del nostro ecosistema, attraverso anche i piccoli gesti, così importanti per il nostro futuro.
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Valentina Moroni