Dopo la presentazione ufficiale della Caffetteria Rotary avvenuta a ottobre, i Club del gruppo Olona si sono trovati una seconda volta all’interno del progetto TerraLUNA.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Bellora il Gruppo Olona ha recentemente portato a termine un Global Grant di importante impatto sulla comunità.
Il progetto ha permesso di attrezzare, all’interno del centro, una caffetteria con le apparecchiature e suppellettili necessarie per la gestione del locale da parte dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico ad alta funzionalità. Un ambiente lavorativo protetto che permette loro di inserirsi in un contesto socio-lavorativo con tutti i vantaggi terapeutici e sociali che comporta.
Inizialmente il Centro TerraLUNA si è dedicato in prevalenza alla cura dei bambini e degli adolescenti, ma con i lavori di edificazione programmati si creeranno spazi per ulteriori attività ambulatoriali e abitativi che permetteranno di aumentare i momenti di relazione tra coetanei (studenti o lavoratori) fino ad arrivare all’ospitalità prevista dalle normative del “Dopo di noi”.
Un progetto a step che parte dal primo accertamento del disturbo autistico e che vuole assicurare sostegno per tutte le fasi successive della vita.
Perché il nome TerraLUNA e un albero come simbolo?
Perché bisogna sognare, guardare alla luna come un obiettivo che si vuole raggiungere allungandosi come fanno i rami dell’albero, ma è anche necessario avere consapevolezza e solide basi come le radici nella terra.
Un progetto ambizioso, che deve autogestirsi e assicurare possibilmente un equilibrio di bilancio, ma che dispone del contributo imprenditoriale di RistorazioneOggi, una società con forte senso di responsabilità sociale che è stata ben felice di prendersi carico della formazione lavorativa dei ragazzi, inserendoli in un programma di lavoro che terminerà con le assunzioni a tempo indeterminato.
Una serata “ibrida” parte in presenza e parte in collegamento zoom con il Prof. Paolo Moderato, presidente di IESCUM che in modo chiaro e semplice ci ha spiegato le problematiche di questi ragazzi e cosa si sta facendo per loro.
La Dr.sa Vanna Barca, alla quale è stata conferita una PHF per il lavora fatto qui a TerraLUNA ci ha guidato in una visita alle aule e alla struttura già completata.
Le aule, tutte insonorizzate, dotate, come i corridoi, di luci e impianti di climatizzazione studiati ad hoc per non essere “invasivi” nei confronti dei ragazzi ospiti, sono organizzate per effettuare terapie personali o di gruppo.
Ecco che vediamo la sala con tutte cose morbide, altre con giochi sensoriali e una stanza bianca, costruita con la collaborazione del Politecnico di Milano, in via di sviluppo e studio per la sua efficacia nei confronti dei bambini. Vanna ci spiega che qui, oltre allo studio dei colori e delle luci, ci sono degli “optional” che sorprendono e rendono gratificante e piacevole la buona riuscita di un esercizio/gioco che i ragazzi fanno. Ci parla di luci, di bolle di sapone e altre piccole cose studiate per far divertire i bambini, gratificandoli senza però creargli scompensi.
Le terapie e lo studio coinvolgono non solo i ragazzi ma anche le famiglie e le scuole per creare un percorso unico e condiviso, con regole e comportamenti uguali che si muovano all’unisono permettendo ai ragazzi di crescere nel miglior modo possibile in base alla loro situazione sanitaria.
Nella caffetteria, nel ristorante e nel settore cottura lavorano i ragazzi in formazione che pur nell’arco di poco tempo mostrano di aver superato parte delle loro problematiche, cosa che abbiamo avuto modo di apprezzare vedendoli al lavoro.
Toccare con mano il frutto di un nostro Grant non è una cosa che accade spesso, oggi possiamo farlo.